The long and winding road
Tutto inizia dalla sceneggiatura, che in questo caso è decisamente minimal (sceneggiando per me stesso non occorre specificare cose che già so, ma solo ricordare al mio cervello l’immagine che avevo in testa… impresa non sempre facile…).
E da un mini schizzo del layout della pagina. A tavola 21 abbiamo quattro strisce con una vignetta per striscia.
Le gabbie dei Palazzi sono sempre molto semplici, tendenti alla vignetta orizzontale, tranne in rare, volute, eccezioni.
Questo per conferire alla storia un passo e soprattutto un’intimità che una costruzione della tavola più verticale, libera o sperimentale avrebbe compromesso.
Quindi passiamo allo storyboard, che in questo caso ho realizzato in formato A5 a mezzatinta. Di solito lo storyboard è molto più veloce ma avevo bisogno di realizzarlo tutto, evocando un minimo di atmosfera, per capire se la storia valesse la pena di essere raccontata. Non che ne sia tutt’ora sicuro, sia chiaro…
Terminato lo storyboard (terminate tutte le 96 pagine di storyboard) passiamo alle matite, prima su fogli riciclati (ve le risparmio) e poi ricalcate e ripulite su carta da acquerello.
Segue una veloce prova colore su una fotocopia delle matite, per decidere le fonti di luce e stabilire i toni giusti. O forse più che altro per escludere quelli sbagliati. Nei palazzi ogni capitolo ha una dominante, per ora. In questo caso, l’azzurro.
Si passa alla tavola finale, anch’essa divisa in fasi, ma non voglio annoiarvi, quindi eccola già completa, con tanto di lettering.
Buona lettura.
P.s. Sì, in realtà questo post è una lunga e inutile giustificazione per la mia lentezza…
P.p.s. Questo è solo uno dei modi per realizzare un fumetto. Ogni autore ha un approccio differente. Alcuni procedono di getto, tavola per tavola. Altri ancora realizzano la storia a pezzi. E così via. Io stesso ho usato e userò, spero, metodi diversi…