Un bel paesaggio (di fine anno)
Perché un bel paesaggio, come quello che osserva il bimbo nel disegnino qui sopra, non può essere soltanto un bel paesaggio?
Perché sentiamo sempre il bisogno di innalzare menhir, costruire cerchi di pietra, progettare templi, piramidi e cattedrali, insomma usare l'ambiente che ci circonda come un tessuto su cui ricamare la nostra storia?
Perché non possiamo fare a meno di credere nelle storie che noi stessi ci raccontiamo, anche quando la scienza le contraddice senza ombra di dubbio, e ci ritroviamo a evitare di vaccinare i nostri figli o confidare nella petalogia?
Queste, più o meno, saranno le domande alla base del fumetto che mi piacerebbe realizzare una volta terminato il terzo volume di Radici.
Una storia ambientata su un fiume, con dei bambini come protagonisti, che vivono ogni giornata come un'avventura, esplorando il mondo che li circonda e discutendo dei massimi sistemi.
Perché da bambini eravamo molto più intelligenti, coraggiosi e curiosi di quanto ricordiamo.
E parlavamo di tutto, senza paure.
Come promesso, più volte tra l'altro, in questo post vedete alcuni degli ultimi appunti disegnati provenienti, ovviamente, dal taccuino nero.
Altri li potete trovare su Facebook, Twitter o Instagram... ormai i disegnini non si contano più e questo vecchio blog non riesce a stare al passo con i giovani social e i loro ritmi infernali.
Oltre a proseguire con la ricerca stilistica per quanto riguarda il disegno, sto accumulando appunti testuali e materiale da leggere. I temi accennati in apertura sono spesso presenti nelle mie letture, ma dovrò iniziare a documentarmi e studiare sul serio, a breve.
A proposito di Radici, come è andato questo 2017?
Il secondo volume, uscito a fine 2016, nel corso di quest'anno ha ricevuto numerose recensioni positive (le trovate tutte qui, in fondo) e si è guadagnato due premi: è stato inserito da Lo Spazio Bianco nella lista delle migliori autoproduzioni del 2016 e ha vinto l'audace Award 2016 come "Miglior serie autoprodotta".
Per quanto riguarda le vendite, le copie cartacee di entrambi i volumi sono quasi esaurite, ne restano solo poche decine.
Siete comunque in tempo per iniziare il 2018 nel migliore dei modi, ordinandole entrambe, con disegnino e dedica magari, scrivendomi una mail o mandando un messaggio alla pagina Facebook.
Inoltre l'edizione digitale non teme esaurimenti (e costa pochissimo).
Sempre quest'anno, a proposito di premi, un mio disegno del castello di Breno è stato tra i vincitori del concorso #archeolombardia, ideato e promosso da ArcheoFrame IULM per valorizzare i siti archeologici lombardi.
Il bilancio del 2017 mi pare dunque positivo e direi che possiamo tornare a guardare verso il futuro, con i bimbi della prossima storia.
Cercando di vedere il paesaggio per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse, e agendo di conseguenza, se lo riteniamo necessario.
Ed è necessario, quasi sempre.
Buon anno a tutti, e a presto!
Oltre a proseguire con la ricerca stilistica per quanto riguarda il disegno, sto accumulando appunti testuali e materiale da leggere. I temi accennati in apertura sono spesso presenti nelle mie letture, ma dovrò iniziare a documentarmi e studiare sul serio, a breve.
Forse il 2018 sarà l'anno giusto, al momento però le energie sono tutte dedicate a concludere il terzo volume di Radici, e penso sarà così ancora per qualche mese.
A proposito di Radici, come è andato questo 2017?
Il secondo volume, uscito a fine 2016, nel corso di quest'anno ha ricevuto numerose recensioni positive (le trovate tutte qui, in fondo) e si è guadagnato due premi: è stato inserito da Lo Spazio Bianco nella lista delle migliori autoproduzioni del 2016 e ha vinto l'audace Award 2016 come "Miglior serie autoprodotta".
Per quanto riguarda le vendite, le copie cartacee di entrambi i volumi sono quasi esaurite, ne restano solo poche decine.
Siete comunque in tempo per iniziare il 2018 nel migliore dei modi, ordinandole entrambe, con disegnino e dedica magari, scrivendomi una mail o mandando un messaggio alla pagina Facebook.
Inoltre l'edizione digitale non teme esaurimenti (e costa pochissimo).
Una piccola soddisfazione per il taccuino arancione che da anni segue me e Carla durante i nostri viaggi, raccogliendo suggestioni provenienti dal mondo reale, presente o passato che sia.
Il bilancio del 2017 mi pare dunque positivo e direi che possiamo tornare a guardare verso il futuro, con i bimbi della prossima storia.
Cercando di vedere il paesaggio per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse, e agendo di conseguenza, se lo riteniamo necessario.
Ed è necessario, quasi sempre.
Buon anno a tutti, e a presto!